Certificazione di Sostenibilità ENVISION” per AV/AC Napoli-Bari
Il 7 maggio 2019 presso l’Auditorium della Fondazione Cariplo di Milano, si è svolta la ENVISION CONFERENCE nel corso della quale è stata ufficialmente consegnata a RFI (Rete ferrovie Italiana) l’attestazione di “Certificazione di sostenibilità ENVISION”, per l’Infrastruttura Alta velocità/Alta Capacità (AV/AC) Napoli-Bari. Certificazione ottenuta con il massimo livello di punteggio: PLATINUM. Si tratta della prima Infrastruttura ferroviaria al modo che ha ottenuto una certificazione di sostenibilità ENVISION.
Il Protocollo Envision è il primo sistema di rating adattabile a qualunque progetto di sviluppo infrastrutturale. La valutazione riguarda l’efficacia dell’investimento, il rispetto dell’ecosistema, il rischio climatico e ambientale, la durabilità, la leadership, il miglioramento della qualità della vita e il processo di concertazione, guardando in modo olistico allo sviluppo dell’infrastruttura e alla sua sostenibilità a lungo termine.
Ciò che Envision valuta e incoraggia è la realizzazione di infrastrutture partecipate e inserite nei territori nel pieno rispetto delle esigenze di sviluppo locale e delle vocazioni territoriali. In quest’ottica e al fine di accompagnare e supportare la realizzazione dell’Infrastruttura e la presentazione, da parte di Rete Ferrovie Italiane (RFI), della candidatura alla “Certificazione di Sostenibilità”, la Regione Campania ha istituito due distinti Tavoli, i cui lavori sono stati determinanti ai fini della certificazione di qualità.
Il primo, un Tavolo Istituzionale che ha facilitato lo svolgimento delle conferenze di servizi, assicurando la piena e condivisa azione di concertazione territoriale e portando alla approvazione del progetto dell’opera con il consenso da parte di tutti i comuni interessati dall’attraversamento dell’infrastruttura. Un risultato unico per un’opera di tale portata.
Il secondo, in accordo con il Comitato Universitario regionale (CUR), un Tavolo tecnico-scientifico con le sette Università Campane, nell’ambito del quale l’Università del Sannio, nel ruolo di soggetto capofila, ha dato un contributo fondamentale realizzando uno studio, sviluppato in collaborazione con il Centro di Ricerche CRESME, finalizzato alla valutazione dell’impatto socio-economico dell’infrastruttura sul territorio attraversato. I risultati di tale studio, determinanti ai fini della “certificazione di sostenibilità ENVISION”, hanno evidenziato due principali effetti connessi alla realizzazione dell’opera: un significativo rallentamento del processo di spopolamento delle aree interne regionali (Province di Benevento e Avellino) e un miglioramento delle dinamiche economiche complessive dei territori interessati.
I risultati positivi richiamati rappresentano la risultante di diverse dinamiche che il corridoio dell’alta velocità, una volta a regime, attiverebbe. L’infrastruttura è stata concepita anche come “metropolitana regionale veloce”, per cui, oltre che con Roma e Bari, si ridurranno notevolmente i tempi di percorrenza anche tra Benevento e Napoli: dagli attuali 108 minuti a 50 minuti. Una volta a regime, quindi, l’opera infrastrutturale potrebbe stimolare una domanda di nuove residenzialità sul territorio delle aree interne. La significativa riduzione dei tempi di percorrenza, tra Benevento-Napoli, ma anche tra Benevento e Roma, potrebbe rendere conveniente la scelta di una mobilità pendolare, giornaliera o settimanale, sia per i sanniti che lavorano o studiano a Napoli o a Roma, sia per i campani della fascia costiera che potrebbero scegliere di venire a vivere nei borghi rurali interni, caratterizzati da una migliore qualità della vita, continuando a lavorare nella area costiera.
Il progetto infrastrutturale prevede, inoltre, anche l’utilizzo dell’infrastruttura come Alta Capacità, con la possibilità di realizzare, sia sul territorio sannita che su quello avellinese, dei passanti logistici per il trasporto di merci. L’opera che attraverserà le aree interne campane connetterà queste ultime al corridoio europeo “Scandinavia-Mediterraneo”, aprendo nuove e interessanti prospettive di sviluppo per le imprese localizzate sul territorio. Le aree interne potranno, così, uscire dall’attuale isolamento logistico e questo si riverbererà positivamente sui flussi turistici e sulla localizzazione di nuove attività produttive e/o il consolidamento di quelle già presenti.
In sostanza, l’AV/AC può rappresentare un’efficace volano di sviluppo per il territorio sannita, valorizzando al meglio tutte le risorse storiche, culturali, enogastronomiche, paesaggistiche e produttive, di cui il Sannio è ricco.
L’insieme di questo quadro di opportunità, evidenziato dal rapporto realizzato da Unisannio, ha contribuito, com’è stato ribadito dalla conferenza di Milano a far si che l’infrastruttura Alta Velocità/Alta capacità Napoli-Bari fosse Certificato con il massimo punteggio
Nella foto:
Giulia Costagli, Responsabile Centro Studi e progetti Innovativi di Rete Ferroviaria Italiana
Giuseppe Marotta, Coordinatore del Tavolo Progettuale con le Sette Università Campane sull'Alta Velocità Napoli-Bari