Laurea ad honorem a Riccardo Cotarella
L’Università del Sannio ha conferito il 1° marzo 2019 la laurea honoris causa in Economia e Management a Riccardo Cotarella, enologo e imprenditore di fama internazionale. Un riconoscimento al ricercatore innovativo e imprenditore illuminato, che è stato determinate nello sviluppo di un approccio manageriale e globale nella produzione del vino e nella cultura ed economia dei territori.
Cotarella ha da sempre intrattenuto un rapporto privilegiato con le terre del Sud, mostrando un’attenzione e una cura particolare per i territori e i vitigni del Mezzogiorno d’Italia; negli ultimi anni sta dando un grande contributo anche alla viticoltura campana, collaborando con importanti impresi regionali e, in particolare, con la “La Guardiense”, una delle più importanti cooperative vitivinicole del Mezzogiorno d’Italia che opera in territorio sannita. La sua presenza nelle terre sannite, infatti, segna un punto di svolta nel percorso evolutivo della vitivinicoltura, portando, in pochi anni, a riconoscimenti prestigiosi che hanno fatto assurgere il Sannio vitivinicolo all’attenzione della vasta platea di esperti nazionali e internazionali, aprendo prospettive nuove di sviluppo economico-sociale del territorio provinciale.
All’evento tre ospiti d’eccezione hanno testimoniato il contributo di Riccardo Cotarella all’enologia italiana: i giornalisti Bruno Vespa e Luciano Pignataro e il presidente de La Guardiense Domizio Pigna.
La cerimonia per il conferimento della laurea ad honorem si è aperta con l’intervento del rettore dell’ateneo sannita Filippo de Rossi, seguito dalla laudatio del direttore del Dipartimento di Diritto Economia Management e Metodi quantitativi di Unisannio Giuseppe Marotta.
Riccardo Cotarella ha ribadito il suo legame affettivo, oltre che professionale con il territorio sannita. “Sui vini sanniti – ha spiegato – pesava l’ignorante pregiudizio che considerava queste terre vocate a una ricca produzione ma senza requisiti di particolare qualità. Invece, dietro il riscatto di questi vini – ha continuato - c’è soprattutto la modestia e la caparbia volontà di quei vignaioli largamente presenti su tutto il territorio che hanno saputo accettare le scelte dell’enologo e condividere con dedizione ed entusiasmo ogni suggerimento”.
Prima di parlare di economia di mercato, Cotarella ha voluto dedicare la sua lectio alle donne e agli uomini che operano tra zolle e vigneti, sempre esposti ai rischi di una cattiva stagione e a frequenti speculazioni di mercato, “in quell’umile rapporto che salda l’uomo alla terra”. “A loro – ha detto – devo il mio successo professionale”.