Unisannio vince la IV edizione della Smart City University Challenge
L’Università del Sannio vince la quarta edizione della Smart City University Challenge. Con un progetto sul monitoraggio del distanziamento fisico tra persone, il team dell’ateneo sannita, composto da studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria informatica, coordinati dal prof. Eugenio Zimeo, conquista il gradino più alto del podio nella competizione nazionale organizzata dal Laboratorio Nazionale Smart Cities and Communities del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).
L’edizione 2020 della Challenge, iniziata nel mese di ottobre 2019, è stata coordinata dal prof. Francesco Lo Presti dell’Università “Tor Vergata” di Roma e la sua fase finale si è tenuta come evento co-locato della conferenza nazionale I-CiTies 2020, organizzata dall’Università degli Studi di Salerno in modalità on-line (per le restrizioni derivate dalle azioni di contrasto al virus COVID-19) da 23 al 25 settembre 2020.
Si tratta del quarto podio consecutivo di un team dell’Università del Sannio, dopo il primo posto del 2017, il terzo posto del 2018 e il primo posto del 2019.
Gli studenti del team Unisannio di quest’anno, Valerio Cammarota, Pietro Melillo, Raffaele Mignone, Noemi Mincolelli e Francesco Musto, hanno presentato un progetto dal titolo “City Shield”, realizzato nel corso di Architetture e Sistemi software distribuiti tenuto dal prof. Zimeo.
Anche quest’anno, il progetto presentato è una parte di un sistema più ampio alla cui realizzazione hanno partecipato tutti gli studenti dell’edizione 2019/20 del corso.
Il progetto propone un’App per il contact tracing ed un’infrastruttura in Cloud, basata su microservizi, per la raccolta dei dati prodotti dalle interazioni tra le persone, l’elaborazione finalizzata all’individuazione di potenziali identità critiche dal punto di vista della probabilità di contagio da COVID-19 e la produzione di reportistica sia personale, sulle potenziali condizioni di criticità degli individui, sia di amministrazione, attraverso una dashboard Web-based per l’analisi della propagazione del contagio, per il monitoraggio degli assembramenti e del traffico pedonale e veicolare in zone sottoposte a lockdown.
L’app proposta è un super set di Immuni e prevede tre diverse modalità di funzionamento caratterizzate da livelli crescenti di privacy. Nella modalità A, ogni interazione Bluetooth tra due dispositivi viene catturata e comunicata all’infrastruttura insieme alle informazioni sulla distanza stimata dei dispositivi. Nella modalità B, le interazioni Bluetooth tra dispositivi sono memorizzate localmente fino a quando il possessore di uno dei dispositivi non venga rilevato contagiato. In quel caso, l’identità di quel dispositivo e dei dispositivi con cui questo è entrato in contatto sono inviati all’infrastruttura in Cloud. Infine, nella modalità C, le interazioni tra dispositivi vengono memorizzate esclusivamente sul dispositivo mobile usando il protocollo TCN (Temporary Contact Numbers) per la rotazione degli identificativi. I dati sulle interazioni, raccolti dall’infrastruttura, sono impiegati per costruire grafi tempo-varianti usati per la predizione di potenziali identità critiche ai fini del contagio.