Liberate il Dr Ahmadreza Djalali

A nome mio e di tutta la comunità accademica UNISANNIO mi unisco all'appello lanciato dalla CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, per fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djalali ed ottenerne la scarcerazione immediata.

"La detenzione e la condanna a morte del prof. Djalali violano tutti gli standard internazionali della libertà accademica e delle leggi sul giusto processo e sul trattamento dei prigionieri", si legge nella lettera indirizzata all'Ayatollah Khamenei dalla CRUI.

Ahmadreza Djalali, ricercatore iraniano, esperto di Medicina dei disastri e assistenza umanitaria, è detenuto in carcere in Iran dall'aprile 2016 con l'accusa di spionaggio. Djalali avrebbe dovuto essere trasferito martedì sera dalla prigione di Evin, a nord di Teheran, dove è detenuto, al penitenziario Rajai Shahr di Karaj per l'esecuzione della condanna a morte.

A seguito della pressione della comunità internazionale, le autorità Iraniane hanno fatto sapere che l'esecuzione è stata sospesa temporaneamente, ma non annullata. Per questo bisogna continuare a vigilare e mantenere alta l'attenzione.

Gerardo Canfora - Rettore dell'Università degli Studi del Sannio 
 

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