Dibattito sulla legge elettorale con il costituzionalista Emanuele Rossi
Nel pomeriggio di lunedì 19 giugno 2017, si è svolto presso la Sala Lettura della Biblioteca del DEMM a Palazzo De Simone (Piazza Arechi II), un seminario dedicato a “La legge elettorale tra giurisprudenza costituzionale e prospettive di riforma”, con la partecipazione del prof. Emanuele Rossi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. L’incontro, di grande attualità, è stato organizzato dalle cattedre di Diritto costituzionale e Istituzioni di diritto privato 2 del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, in collaborazione con il dottorato di ricerca in Persona, Mercato, Istituzioni.
Il prof. Emanuele Rossi è professore ordinario di Diritto costituzionale presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e prorettore vicario della medesima Scuola, nonché membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti. Tra i suoi numerosi interessi di ricerca, che coprono una parte molto ampia dei temi di diritto pubblico e costituzionale, si colloca anche lo studio del Parlamento, dei partiti politici e della forma di governo, tematiche a cui si correlano strettamente le questioni concernenti la legislazione elettorale.
Prendendo le mosse da un richiamo alle disposizioni costituzionali che incidono sulla materia elettorale, al crocevia tra sfera dei diritti (politici) fondamentali dei cittadini e sfera istituzionale, il prof. Rossi ha ripercorso criticamente le vicende che hanno investito, nell’ultimo quarto di secolo, la legislazione elettorale.
Di contenuto e di valenza eminentemente politici, dettando regole essenziali per lo svolgimento delle relazioni politico-istituzionali, le leggi elettorali sono state, soprattutto a partire dagli anni ’90, ripetutamente oggetto di attenzione da parte dell’organo di giustizia costituzionale. La Corte costituzionale, sia in sede di giudizio di ammissibilità del referendum abrogativo sia, più di recente, anche in sede di giudizio sulla costituzionalità delle leggi, ha avuto modo di pronunciarsi sulle leggi elettorali per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica.
Attraverso le sue numerose pronunce, la Corte ha tracciato, coerentemente con le peculiarità delle due distinte competenze sopra richiamate, i confini, elastici ma non eludibili, entro cui il corpo elettorale e il legislatore devono muoversi, quando si accingono ad intervenire in materia di legislazione elettorale.
Gli interventi della Corte costituzionale, tra cui possiamo richiamare, per la loro particolare rilevanza, le recenti sentenze n. 1/2014 e n. 35/2017, che hanno dichiarato parzialmente incostituzionali le leggi elettorali per l’elezione delle Camere, hanno portato in maniera evidente alla luce le difficoltà incontrate dagli attori politico-parlamentari nel conciliare le ragioni dell’opportunità politica, inevitabilmente sottese all’elaborazione di leggi elettorali, con quelle del rispetto delle norme costituzionali, poste a protezione dei fondamenti del nostro sistema democratico-rappresentativo. La peculiarità di un sistema elettorale, quello attualmente vigente, costituito dalla normativa rimasta in vigore all’esito di due sentenze della Corte costituzionale è in tal senso emblematica.
La relazione del prof. Rossi, confrontandosi con questi ed altri profili, ha offerto preziosi spunti di riflessione utili a, studenti, studiosi e comuni cittadini, al fine di orientarsi utilmente nell’ambito di un dibattito, intenso ed articolato, su temi di attuale e rilevantissimo interesse per tutti.
Fonte: Ufficio Stampa e Comunicazione